Love is in the air…

022

The little Dog laughed
To see such craft,
And the Dish ran away with the Spoon.

(Hey Diddle Diddle – traditional nursery rhyme)

Siete acerrime nemiche dei pupazzetti con cuoricino annesso? Odiate la festa di San Valentino al punto che il solo odore di cioccolatino vi fa venire la nausea? Siete stanche del vostro compagno che, sempre pronto ad approfittare delle situazioni a lui favorevoli, non ha mai osteggiato la vostra avversione verso la festa degli innamorati e bellamente se ne dimentica? Siete però delle inguaribili romantiche sognatrici? Bene avete ancora una manciata di ore per fuggire in Galles, trovarvi un rude artigiano di Cardiff, innamorarvi di lui, farlo innamorare di voi e sperare che vi doni (possibilmente entro la data dell’odiata festa) un love spoon da lui intagliato come pegno di eterno amore, da usare poi, in modo molto pratico, per girare il sugo.

Questo succedeva nei tempi andati alle fanciulle del Galles in età da marito.

La tradizione di donare suppellettili in legno all’amata come segno d’amore si trova in tutta Europa, ma quella di donare un cucchiaio di legno intagliato è un’usanza tipicamente gallese.

Oggi sono oggetti per turisti, (quello della foto mi è stato donato anni fa dalla mia carissima amica di Haverfordwest) anche se in realtà qualche romantico gallese ha ancora l’abitudine di regalarne uno alla sua bella in occasione di San Valentino, o per qualche altra ricorrenza importante (compleanni, anniversari, nascite…). Un tempo però avevano un ruolo molto importante all’inizio di un rapporto d’amore.

La scelta del cucchiaio non è casuale, in quanto emblema del nutrimento vero (è il primo strumento con cui i bambini si avvicinano al cibo durante lo svezzamento) e simbolico (il nutrire il sentimento amoroso).

Da un unico pezzo di legno adatto, usando l’ascia,  gli aspiranti suitors (i corteggiatori) intagliavano il cucchiaio e ne decoravano il manico con figure simboliche dai significati particolari ben codificati. Più simboli venivano intagliati, maggiori erano le possibilità di successo nel corteggiamento. Il cucchiaio infatti veniva consegnato al padre della pulzella, il quale aveva l’ultima parola sulle abilità manuali del giovanotto e di conseguenza del suo essere, o meno, degno di sposare la fanciulla.

I più antichi love spoons risalgono al XVII secolo, ma si pensa che la tradizione risalga a epoche precedenti e che reperti più antichi non siano giunti fino a noi a causa della deperibilità del materiale di cui erano fatti e per l’usura legata al continuo utilizzo quotidiano (i primi cucchiai venivano donati per essere poi effettivamente utilizzati comunemente).

Gli esemplari più belli e quello più antico (1667) sono conservati al St Fagans National History Museum di Cardiff. Il sito del museo offre anche la possibilità di cimentarsi con l’intaglio virtuale di un proprio love spoon personalizzato da inviare via mail alla vostra anima gemella (qui).

Per le mamme blogger che adorano cimentarsi con lavoretti home-made da fare con i loro bambini consiglio invece la pagina *love spoons crafts* di questo sito inglese.

Buon San Valentino (con un po’ di anticipo, ma così ci arrivate preparati!), ma anche (con mooooolto anticipo, visto che si festeggia il 1° marzo, ma anche qui arrivate preparati) buona festa di S. Davide, patrono del Galles.

PS: per coloro che adorano le lingue con molte consonanti, in gallese *cucchiaio* si dice  llwy e *amore* serch!

Hwyl!

Monica

Con questo post spero di poter partecipare ai teachable moments di Palmy

2 risposte a “Love is in the air…

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